
05 Mag Forzatura e qualità genetico-sanitaria
Nel ciclo produttivo delle barbatelle innestate, la fase della forzatura rappresenta uno dei momenti più delicati e determinanti. È proprio in questo periodo che si compie la saldatura definitiva tra la marza e il portinnesto, dando avvio al processo di sviluppo della nuova pianta. La nostra azienda ha scelto di adottare una tecnica all’avanguardia: la forzatura in acqua, un sistema che unisce efficienza e rispetto fisiologico della pianta.
- Forzatura in acqua: innovazione e controllo per un innesto perfetto
La forzatura in acqua consiste nel disporre gli innesti talea all’interno di casse di plastica, sul cui fondo viene mantenuto uno strato d’acqua di circa 2 cm. Le casse sono poi sistemate in serre a temperatura e umidità controllate, dove restano per un periodo di 12-15 giorni. Questo ambiente protetto e costante favorisce la formazione di un callo uniforme e compatto al punto di innesto, garantendo la corretta saldatura tra le due parti vegetali.
Durante questa fase, inizia anche il germogliamento della marza, primo segnale tangibile dell’avvenuto attecchimento. Ma affinché il processo si concluda con successo, è necessario un monitoraggio costante.
- Controlli quotidiani per garantire la qualità
La forzatura è un momento tanto strategico quanto vulnerabile: l’umidità e il calore, se non correttamente gestiti, possono favorire la formazione di muffe e altre problematiche fitosanitarie. Per questo motivo, effettuiamo controlli giornalieri in serra, ispezionando accuratamente ogni cassa per verificare l’evoluzione della saldatura e intervenire tempestivamente in caso di criticità.
La nostra attenzione si concentra su tre fronti principali: il grado di umidità, la temperatura e l’assenza di patogeni. Solo un attento equilibrio di questi elementi permette di ottenere barbatelle forti, sane e pronte per il successivo trapianto in vivaio.
- Materiale di moltiplicazione selezionato: una scelta strategica
Ottenere una barbatella di qualità non dipende solo dalla tecnica di innesto o dalla corretta gestione della forzatura. Alla base di tutto vi è la qualità del materiale di moltiplicazione, ovvero marze e portinnesti. Da anni investiamo in questo settore con l’obiettivo di garantire requisiti genetico-sanitari sempre più elevati.
Ogni anno ampliamo e rinnoviamo i nostri impianti di piante madri, sia per le marze sia per i portinnesti, selezionando solo materiale certificato e controllato. Questo impegno è fondamentale per prevenire la diffusione di patologie come le virosi e i fitoplasmi, che possono compromettere irrimediabilmente la vitalità del vigneto.
- Un investimento concreto: impianti in zona esente da Flavescenza dorata
Un passo significativo nella direzione della sicurezza sanitaria è stata la realizzazione di nuovi impianti di piante madri marze in Puglia, una regione riconosciuta come zona esente da Flavescenza dorata e dal suo vettore, Scaphoideus titanus. Questa scelta strategica permette di produrre marze in un ambiente naturalmente protetto da uno dei principali rischi fitosanitari della viticoltura europea.
Per la prima volta, da quest’anno abbiamo iniziato a utilizzare marze provenienti da questi impianti pugliesi nei nostri innesti. Un risultato concreto del nostro impegno nella tracciabilità e nella sicurezza genetico-sanitaria del materiale vivaistico.
- Verso una viticoltura responsabile e sostenibile
La nostra filosofia produttiva si basa su un principio chiaro: la qualità nasce dalla prevenzione e dalla cura dei dettagli. Dalla selezione del materiale genetico alla forzatura in serra, ogni fase è pianificata per offrire al viticoltore una barbatella sana, vigorosa e pronta ad affrontare le sfide del campo.
Investire sulla qualità oggi significa garantire vigneti più longevi, produttivi e resistenti domani. Ecco perché continuiamo a innovare, senza mai perdere di vista il valore della tradizione e della competenza agronomica.